L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stabilisce che il latte materno è l’alimento che la natura ha selezionato per rispondere al meglio alle esigenze nutrizionali, biologiche e psicologiche del bambino nel primo anno di vita. È un alimento insostituibile per i suoi molteplici effetti, inclusi quelli anti-infettivi e di prevenzione dell’obesità. Allattare, inoltre, rafforza il legame emotivo tra madre e bambino favorendo anche lo sviluppo della relazione affettiva (1).
La produzione del latte materno richiede un maggior dispendio energetico, corrispondente a un aumento di circa 500 Kcal/die. Per tale motivo è importante prestare particolare attenzione all’alimentazione (2):
- le proteine determinano il 20% delle Kcal/die
- il 30% è determinato dai grassi, in particolare DHA (reperibile nella frutta secca e nel pesce azzurro in maggiori quantità),
- il restante 50% viene fornito sotto forma di carboidrati.
A volte anche una dieta corretta non è sufficiente per coprire l’aumentato fabbisogno che si verifica in questa delicata fase della vita e si ricorre, quindi, agli integratori per l’allattamento a base di luteina e zeaxantina.
Ne hai, sicuramente, già sentito parlare e ti sei chiesta la “luteina a cosa serve”?
La luteina come integratore alimentare ha un’ importante azione antiossidante e favorisce il corretto sviluppo retinico del neonato.
La luteina, durante l’allattamento al seno è importante sia per la nutrice che per il neonato per il suo effetto antiossidante. Questa, inoltre, passa abbondantemente nel latte materno e va a garantire il corretto sviluppo della retina che ancora si sta formando, diventando un elemento fondamentale per il benessere degli occhi e lo sviluppo di una funzione visiva corretta (3). Per la mamma che allatta aumenta anche il fabbisogno di alcuni minerali e vitamine come (4): – il Calcio e la Vitamina D, importanti nella mineralizzazione ossea sia del neonato che della mamma; – l’Acido Folico, in grado di ridurre il senso di affaticamento e lo stress della mamma e di favorire la replicazione cellulare nel neonato; – la Vitamina A, che agisce sul sistema immunitario e consente la produzione adeguata del film lacrimale; – la Vitamina E e la Vitamina C che sono i principali antiossidanti. La possibilità o meno di allattare al seno dipende da tre fattori (5,6):
- il primo è la produzione dell’ormone prolattina e dei suoi recettori nella ghiandola mammaria, la cui produzione è massima nei primi due mesi di vita del neonato;
- dalla produzione dell’ormone ossitocina che favorisce lo svuotamento della ghiandola mammaria così da poterla nuovamente riempire;
- dalla capacità di suzione del neonato che dipende, a sua volta, dalla maturità del bambino (i prematuri fanno più fatica ad effettuare una suzione corretta) e dalla capacità della mamma di attaccarlo correttamente al seno. Le mamme che hanno il primo figlio possono trovarsi maggiormente in difficoltà ma possono chiedere aiuto al proprio pediatra di famiglia, o frequentare appositi corsi con personale specializzato.
È possibile sostenere anche questo aspetto dell’allattamento utilizzando degli estratti fitoterapici ritenuti in grado di avere un’azione galattogena (aumento della produzione del latte) come la Galega officinalis, la cui azione è riconosciuta dal Ministero della Salute.
In caso di allattamento al seno è quindi utile un sostegno che completi la dieta della mamma con vitamine, minerali e luteina, al fine di fornire tutto ciò di cui ha bisogno sia lei che il bambino.
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